postato su14 Luglio 2025 Posted By: Marcello
Categories: Articoli Nazionali
Il tema di quest’anno dobbiamo ammetterlo ci ha entusiasmato già dalla presentazione, in fondo per noi cooperatori immergerci nel fuoco, è un pò come giocare in casa, don Luca da sempre ci accompagna con la sua frase “chi non arde non accende”.
Eppure quest’anno, ci siamo impegnati ad andare più in profondità, perché non è sufficiente accendere il fuoco, è necessario essere ardenti, serve legna per alimentare questo fuoco di amore, mettendo passione e impegno a quanto siamo chiamati a vivere nelle nostre giornate.
Nel nostro ultimo incontro formativo, ci siamo incontrati domenica 8 giugno presso la comunità “il mandorlo” a Treviso, con i gruppi di Quinto, Maserada, Peseggia, Cavaso, Asolo, Padova, San Zenone, Ca’ Rainati ,Forli , coppie e volontari che collaborano con la comunità del Mandorlo…
Ci ha sapientemente guidato l’incontro suor Giancarla, siamo partiti dalla frase di don Luca
“non datevi pace…”, per riflettere poi in coppia sul: non mi dò pace perchè, finchè, se, per amore; dopo questa condivisione avevamo già fatto emergere tra di noi quanto abbiamo sete di pace, una pace che sentiamo ancora così distante, difficile, desiderata, invocata, e pregata.
Altro bel momento formativo è stata l’attività che partendo in gruppo di 5-6 persone, estraendo alcune parole chiave che avevamo scelto, dovevamo “creare” una storia umana e spirituale. La fantasia, creatività e spontaneità ha dato voce ai vari gruppi che ci hanno narrato episodi di vita quotidiana, di bellezza del creato, di amicizie e di fede autentica. Nel pomeriggio don Stefano Moino ha celebrato la Santa Messa (domenica di Pentecoste), dove ci ha invitato a non temere, ma di sostenerci vicendevolmente; in questa liturgia alcune cooperatrici hanno fatto la promessa per la prima volta, altre l’hanno rinnovata; è sempre un momento intenso soprattutto quest’anno dove ci siamo “dedicate” al fuoco della promessa.
L’intesa tra i vari gruppi ha permesso che anche il momento del pranzo “porta e offri” diventa prezioso, dove lo scambio di ricette, storie delle pietanze, prodotti tipici condivisi, di brindisi di festa, lo rendono unico e speciale. La calura delle prime giornate estive già iniziava a farsi sentire, ma siamo stati accompagnati da un venticello, che dal salone al giardino esterno allestito, sembrava toccare ed accompagnare ciascuno di noi, proprio come le lingue di fuoco nel Cenacolo.