Statuto-Primo Capitolo

L’opera di S.Dorotea nella Chiesa

” … perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”
(Gv 10,10).

1. Don Luca Passi: ispiratore e fondatore dell’Opera di S. Dorotea
Don Luca Passi, sacerdote bergamasco, attento alla situazione socio-ecclesiale del suo tempo e soprattutto alla condizione dei giovani che vivevano in un contesto di povertà, disorientamento morale e scarso interesse educativo si adoperò per trovare una risposta al loro bisogno di vita piena.
Sapientemente illuminato da una parola particolare del Vangelo fondò nella Chiesa (1815) la Pia Opera di S. Dorotea.
In collaborazione con il fratello Don Marco, predicava le Missioni al popolo in molte città e paesi d’Italia e, al termine di ogni Missione, affidava alla comunità cristiana l’impegno di farsi carico dei giovani, invitando i parroci a far proprio lo spirito, la finalità e la metodologia dell’Opera.

2. L’Opera di S. Dorotea: amorosa guida che si prende cura del giovane
La Pia Opera è come una amorosa guida che pongasi in compagnia del viaggiatore e che, secondo l’ispirazione di Don Luca, agisce come lievito che fermenta tutta la massa.
La Parola evangelica “Va e correggi tuo fratello” (Mt 18,15) è il nucleo ispiratore attorno al quale il Fondatore costruì una strategia pastorale, finalizzata a porre accanto ai giovani “compagni di viaggio”, che facessero loro sperimentare la bellezza di sapersi amati e salvati.
L’Opera coinvolgeva i parroci, le donne, i giovani in una rete di relazioni improntate alla ‘santa amicizia, attraverso la quale la gioventù era aiutata a ritrovare la “strada di casa” e ad entrare nella “terra promessa”, che il Signore ha preparato per ciascuno dei suoi figli.

3. Una modalità particolare di vivere la vocazione battesimale
Il movimento laicale, iniziato da Don Luca nel suo tempo, continua oggi attraverso i Cooperatori presenti nei diversi Paesi.
L’adesione all’Opera li aiuta a:
• riscoprire la propria vocazione battesimale di figli, chiamati per nome dall’eternità;
• vivere nel quotidiano la consapevolezza di essere stati raggiunti gratuitamente dal dono della salvezza;
• crescere nell’appartenenza alla comunità cristiana e nell’apertura alla fraternità universale;
“raccontare” la buona notizia di un Dio che ha a cuore la vita di ogni uomo.
Essi vivono la loro vocazione battesimale accogliendo il “Va’e correggi tuo fratello” come modalità specifica di esprimere l’amore di Dio,‘prendendosi cura’ delle giovani generazioni.

4. La ‘Famiglia Dorotea’ nella Chiesa
La Famiglia Dorotea è luogo d’incontro in cui cooperatori, suore e giovani si riconoscono in una appartenenza ed una missione comuni.
Nel rispetto delle specifiche vocazioni, i Cooperatori fanno propria la sollecitudine educativa dell’Opera; le suore ne mantengono vivo lo spirito, animandola e accompagnandone l’espansione; i giovani sono i destinatari dell’azione pastorale dell’Opera e, nello stesso tempo, soggetti attivi di una rete di relazioni, che raggiunge e coinvolge i loro coetanei.

5. L’Associazione dei cooperatori
L’Associazione dei cooperatori è espressione dell’Opera di S. Dorotea. Approvata dalla Sede Apostolica come Associazione pubblica ed ecclesiale, essa riconosce nell’Istituto delle Suore Maestre di S. Dorotea la propriaanima permanente, secondo il pensiero originario di Don Luca Passi. L’Associazione è segno visibile dell’appartenenza e dell’adesione libera e consapevole di ciascuno dei suoi membri, e si articola in una diversificazione di responsabilità e di compiti, orientati a raggiungere le finalità apostoliche dell’Opera.